La località di S. Pellegrino è importante per la storia di Pavullo; l'oratorio è del XVI secolo eretto a ringraziamento di S. Pellegrino per la fine della pestilenza.
Nelle vicinanze è documentato il complesso monastico di S. Pietro con la chiesa dedicata a S. Michele, talmente importante da costituire quasi un secondo centro gravitazionale per la popolazione della zona, dopo Monteobizzo. Il complesso religioso è citato una prima volta nel documento del 1027 dove è riconoscibile nella parola monasterio, e ancora nell'atto del 1132: Actum in Palude iuxta ecclesiam S. Michælis, dove invece viene ricordata per la prima volta la chiesa. I beni del monastero vennero confermati dall'imperatore Federico I nell'atto del 1° agosto 1159. Il monastero sorgeva nella località di detta il Monastero, individuabile sopra un cocuzzolo tra S. Pellegrino e la strada per Montecuccolo.
In zona è citata anche la chiesa di S.ta Maria, ricordata in una carta del 1273 e ubicabile nelle vicinanze della curva della strada, ancor oggi detta di S.ta Maria. Il monastero venne fondato da quello di S. Pietro di Modena e, assieme alle chiese di S. Michele e S.ta Maria, fu sempre a esso sottoposto; dal XV secolo non si hanno più notizie.