Il ponte venne costruito dagli Estensi nel 1792 e sorgeva vicino al confine con lo Stato Pontificio. In origine aveva quattro torri adibite a caserma per il corpo di guardia, poi queste, nel tempo, furono trasformate in abitazioni civili. Nell'aprile del 1945 venne minato e distrutto dai tedeschi in ritirata.
Nei pressi del ponte sorgeva un antico hospitale per pellegrini e una chiesa dedicata a S. Ambrogio, non più esistenti. L'hospitale, la cui fondazione si fa risalire allo stesso S. Anselmo, venne presto abbandonato. Fu poi consegnato ai Cavalieri Templari assieme alla chiesetta. La prima menzione risale in uno scritto del 1258, quando il papa Alessandro IV ordinava al vescovo di Modena di affidare la gestione della casa del Ponte di S. Ambrogio all'Ordine dei Templari. La presenza dei Templari fu osteggiata dalle autorità per qualche tempo, fin quando, nel 1271, venne ratificato un compromesso.
Nel 1273 i Templari ricostruirono l'hospitale e la chiesa dedicandoli a S.ta Maria del Tempio, ma poco dopo, nel 1305, i bolognesi conquistarono Ponte S. Ambrogio, e l'hospitale e la chiesa rimasero distrutti. Con la soppressione dell'Ordine dei Templari, nel 1312, i resti della chiesa e dell'hospitale vennero affidati all'Ordine Ospitaliero dei Gerosolimitani (oggi Cavalieri di Malta).
A quel tempo, la Casa del Ponte e la chiesa di S.ta Maria erano già diroccate, anche lo hospitale non doveva più esistere in quanto non viene più citato da alcuna fonte. La chiesa, che acquisirà di nuovo l’originale dedicazione di S. Ambrogio, fu ricostruita dai Gerosolimitani ed è menzionata fino XVI secolo; ma nel 1663 lo storico Vedriani così descrive la situazione del luogo: L'Ospitale … in progresso di tempo atterrato dalla corrente del fiume, non conserva altro più che la torre e il pavimento della Chiesa che pochi anni sono, nel far certa strada, si vide di tuffo molto duro, e il cimitero pienissimo di ossa umane.