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Pavullo è il capoluogo del Frignano (area geografica dell’Appennino modenese), ed è sede di uno storico aeroporto civile. Il nome deriva da palude, che in parte ancora oggi è presente nella zona di S. Pellegrino. Pavullo, grazie alla posizione geografica favorevole era sede privilegiata per i mercati, da ricordare le tre grandi fiere: S.Lazzaro, Pentecoste e S.Bartolomeo che si tenevano un tempo e che erano famose per le merci, soprattutto lane, bestiame e formaggi. Via via il luogo divenne l'abitato più importane della zona (terzo centro gravitazionale in ordine di tempo, gli altri erano Monteobizzo e S. Pellegrino), tanto che nel 1832 il duca di Modena lo costituì comune autonomo, assorbendo quelli confinanti, oggi divenuti frazioni. Da sempre punto strategico per le comunicazioni dell'epoca, da qui transitava l'antica Modena - Pistoia (nel documento del 1225 località è citata come Paulem), ma anche la Modena - Lucca, poi divenne luogo di passaggio della Via Vandelli prima e della Via Giardini poi, entrambe riferibili al XVIII secolo.
Dove oggi sorge la chiesa di S. Barolomeo un tempo esisteva l'antico hospitale sc.i Laçari de palude menzionato nelle decime del XIII secolo e in un elenco del 1340. Ma nella prima menzione, quella del 1273, si parla di Casa di S. Lazzaro e questo fa supporre che in origine fosse un lebbrosario (unica testimonianza nell'Appennino), ma venne usato anche come hospitale per pellegrini. Da notare che le rendite delle tre fiere di Pavullo andavano a beneficio dell'hospitale. Nel XV secolo l'opera principale di questa istituzione fu rivolta ai poveri e divenne talmente importante che nel XVI secolo ebbe i propri statuti; fu il vero protagonista della vita di Pavullo nei secoli XV e XVI. L'ospedale di S. Lazzaro venne distrutto durante il passaggio degli spagnoli nel 1522 e le rendite andarono al sostentamento dei poveri, infine, nel 1686, i beni furono ceduti alle Scuole Pie di Modena affinché venissero a Pavullo a officiare le messe e istruire gratuitamente i giovani del luogo. Nel 1686 venne compiuta la ristrutturazione della chiesa dell'hospitale che venne intitolata a S. Lazzaro e S. Bartolomeo.
