Qui sorgeva l'antico hospitale di Garamola e la chiesa di S. Egidio. L'hospitale è ricordato anche come de Garamollo, o de Gramolis de Gramolis e si trovava lungo la direttrice: San Dalmazio, Bendello, Vie Cave e Pavullo.
Posto lungo il rio Garamola, nella corte dei Balugola, annualmente pagava una libbra di cera al Vescovo di Modena per decime concessegli l'anno 1230. Negli elenchi delle antiche chiese modenesi (secoli XIII e XV) figura appartenere alla Pieve di Trebbio. Esisteva ancora nel 1449, quando si definirono i confini tra Balugola e Campiglio. L'hospitale sorgeva presso una fonte di acqua salsa rinomata per le proprietà terapeutiche (presente ancor'oggi vicino a Ca' Guidina).
La chiesa di S.Egidio che sorgeva presso l'hospitale è menzionata in un compromesso del 1289 stipulato tra l'Arciprete della Pieve di Trebbio e un chierico dello stesso hospitale.
Sempre in zona esisteva anche la chiesa dedicata a S.Salvatore, citata in un documento del 1270 come San Salvatore de Garamolo, successivamente compare in altro un documento della diocesi di Modena del 1592 dove risulta dipendente dalla congregazione di Panzano, mentre l'altra, quella di S.Egidio (all'epoca trasferita da Ca' Guidina in località Chiesa Vecchia e ancora oggi dedicata ai santi Egidio e Daniele) era sottoposta alla pieve di Coscogno.
Non lontano sorgeva la località di Balugola (Balugolam), menzionata nel documento del 1225.