Appennino Modenese e Reggiano
GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano

Modena

Tipologia: 
Borgo

Cittanova.
La città romana di Mutina, dopo la conquista definitiva dei longobardi nel 643, era andata progressivamente riducendosi a causa di terremoti e alluvioni (anni 602 e 604) e gli abitanti l'abbandonarono per trasferirsi in un luogo vicino, già sede di un edificio di culto collocabile tra il III a.C. e il I secolo d.C., di un mercato di una stazione di posta lungo la Via Emilia. Quel luogo, fortificato dai longobardi tra il 712 e il 744, divenne prima Città Geminiana, poi Cittanova; oggi è frazione di Modena. La chiesa S.Pietro di Cittanova, fondata da Liutprando nel 728, nel 744 fu donata da Ildebrando, assieme al borgo, al vescovo di Modena, che tuttavia continuò a risiedere presso la chiesa di Mutina, dov'erano conservate le spoglie S.Geminiano.
Col tempo attorno a essa (che sorgeva all'esterno delle mura romane) si venne a formare nuovamente un nucleo abitativo che è diventato il centro attuale della città, e questo a scapito di Cittanova. Ben presto Modena si dovette confrontare col crescente del prestigio dell'abbazia nonantolana; la rivalità avrà termine nel 1261 con la rinuncia del potere temporale dell'abate nonantolano a favore del comune di Modena.

Piazza Grande, il Duomo, la Ghirlandina e il Palazzo comunale.
La costruzione del Duomo, capolavoro dell'arte romanica, iniziò nel 1099 e terminò nel 1184 e fu opera di Lanfranco e Wiligelmo. Notevole è la porta principale dove è narrata la Genesi, dalla creazione di Adamo ed Eva fino al Diluvio universale, invece nella porta detta della Pescheria (a fianco della Ghirlandina) sono narrate la favola di Fedro, il ciclo di Re Artù e i mesi legati al lavoro dell'uomo durante le stagioni.
Nel duomo è presente il Museo del Duomo, mentre è possibile la salita alla torre Ghirlandina. Nella torre è conservata una copia della Secchia Rapita, simbolo della secolare contesa tra Modena e Bologna, quando i modenesi dopo aver conseguito la vittoria nella sanguinosa battaglia di Zappolino del 1325 (circa duemila furono i morti), entrarono a Bologna e, come trofeo, presero una secchia. Il cuore della città è racchiuso tra Piazza Grande, la Ghirlandina e il Duomo, che, insieme, nel 1997 sono diventati patrimonio dell'umanità.
Il Palazzo comunale (la prima menzione di un palazzo pubblico è del 1046), seppur frutto di numerosi rimaneggiamenti, è la sede originale della autorità municipali fin dalla nascita del comune libero nel XII secolo. Nel Camerino dei Confirmati è conservato l'originale della Secchia rapita.

Hospitale di S.Lazzaro.
Anche a Modena esisteva un'hospitale, era quello di San Lazzaro di Modena così ricordato in un elenco delle chiese del 1291: Hospital sc.i Laçari de suburbis mutin. L'attuale chiesa comunale di S.Lazzaro è ciò che resta dell'antico lebbrosario del XII secolo. Attualmente l'edificio di piccole dimensioni è a navata unica, in buona parte è il risultato di un restauro compiuto all'inizio del XVI secolo. Come molti degli antichi lebbrosari emiliani fu eretto nella zona orientale della città; queste istituzioni erano utilizzate anche come luoghi di quarantena per gli stranieri provenienti dall'Oriente e che, prima di entrare in città, dovevano ottenere la Fede di Sanità. Durante le pestilenze tali edifici furono ritenuti luoghi ottimali per rinchiudervi i malati, considerando il fatto che i venti provenienti da occidente non avrebbero sospinto il morbo dentro la città.

Monastero di S.Pietro.
Il monastero benedettino risale alla fine del X secolo ed è di fondazione vescovile; divenne indipendente nel 1148. Aveva vari possedimenti nella montagna modenese. Dopo un periodo di crisi fu aggregato nel 1434 alla Congregazione di S.ta Giustina, poi Cassinese. L'attuale chiesa abbaziale risale alla fine del XV secolo e fu consacrata nel 1518; della stessa epoca è anche il bel chiostro rinascimentale. Nel dicembre del 2009 si sono conclusi gli scavi archeologici nel cortile del monastero, detto della spezieria, riportando alla luce testimonianze sia della città medievale, prima della costruzione della chiesa, sia delle fasi costruttive del cenobio tra il XII e il XX secolo.

Chiesa di S.Silvestro.
La prima menzione della chiesa risale al 1174 e si trovava nella zona del Canal del Naviglio fuori la porta detta di Albareto ed era sottoposta all'abbazia di Nonantola; nel XIII secolo risulta dipendente dalla pieve di Fanano. Per l'ultima volta è ricordata nel 1422.

Indirizzo: 
41121 Modena MO
Italia

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