La prima menzione risale a una carta nonantolana del 987, quando apparteneva al finbus Castro Feroniano. Del 1041 c'è la menzione di Castelioni ubi dictur Marano, che sarebbe da riferire a Marano (località Marano vecchio) e non alla località Castiglione di Savignano. Il castello viene citato per la prima volta nel 1142.
La chiesa di S. Lorenzo sorgeva nel borgo fuori le mura ed è ricordata nel XII secolo; crollata nel XVI secolo se ne eresse una seconda in località Chiesa Vecchia (Casa Mislei), ma anche questa rovinò tanto che si costruì una terza chiesa, l'attuale, nel luogo dove sorgeva un oratorio dedicato alla Beata Vergine e a S. Rocco; la nuova costruzione fu progettata più ampia della precedente.
Sul colle dietro la chiesa parrocchiale si sviluppa Marano vecchio, appunto la parte più antica della cittadina; ove le case conservano ancora il loro aspetto medievale. Sulla cima si possono ancora riconoscere le rovine del castello di Castiglione.
Nel centro del paese, da segnalare il Museo di Ecologia e Storia Naturale.
Da non perdere il bel complesso detto Villa Montecuccoli o il Colombarone, residenza di campagna della famiglia omonima, signori di Guiglia. Posta nelle immediate vicinanze del fiume Panaro, venne costruita sulle bonificazioni di Marano, ovvero la vasta piana che si era formata dopo la costruzione delle dighe, a loro volta costruite per porre termine alle piene, ultima quella disastrosa del 1675. Composto da diversi corpi di fabbrica, fra cui la grande torre a colombaia (da cui il nome), che sovrasta un loggiato con pilastri e archi a tutto sesto. Soprattutto le finestre e le bifore, di gusto neo-romanico, fanno comprendere l’eclettismo degli interventi delle ristrutturazioni Ottocentesche.