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Il Lago Scaffaiolo, ubicato a 1780 m s.l.m. lungo lo spartiacque tra Emilia e Toscana, è lo specchio d’acqua più elevato del territorio modenese e tra i più alti dell’intera catena Appenninica.
In letteratura il Lago Scaffaiolo viene citato per la prima volta dal Boccaccio, in un’opera apparsa a Firenze nel 1598, come lago capace di mettere in azione i venti più dirompenti nel caso venga perturbata la quiete delle sue acque con il lancio di pietre. Secondo la tradizione infatti se qualcuno getta un sasso nel lago, si scatena un’improvvisa tempesta che allontana l’improvvido curioso. Il fondo di verità della leggenda è legato al fatto che le valli della Lima, dell’Ospitale e del Dardagna rappresentano un corridoio diretto tra il mar Tirreno e la Pianura Padana, cosicché il tempo atmosferico è soggetto a repentini peggioramenti in ogni stagione dell’anno.
È una delle emergenze del Parco del Frignano.
