Gal Titerno
Gal Titerno - Campania

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Scheda GAL

I Cammini di Santiago de Compostela e la Via Francigena sono due degli itinerari religiosi più noti del mondo occidentale ed ogni anno diventano sempre più popolari tra i pellegrini ed i turisti, grazie anche alla promozione e allo sviluppo di infrastrutture e servizi. Tale successo ha contribuito a sviluppare l’idea che i percorsi costituiscono una grande opportunità di marketing territoriale non solo per le città di destinazione (Santiago, Roma e Gerusalemme), ma anche per i territori attraversati dagli itinerari.

Entro tale contesto, in attuazione della iniziativa comunitaria Leader+, il GAL Titerno ha partecipato, unitamente ad altri venti Gal europei di cinque paesi (Italia, Spagna, Portogallo, Francia e Svezia), alla realizzazione di un progetto di cooperazione transnazionale denominato “Cammini d’Europa”, finalizzato, appunto, alla valorizzazione dei territori rurali attraversati dal Cammino di Santiago e dalla Via Francigena.

Il cammino dell'anima: la Via Francigena nel Sannio Beneventano

Entro questa cornice si è collocata, nel precedente ciclo di programmazione, l’ipotesi progettuale del GAL Titerno la Via Francigena del Sud: un itinerario del sacro in Campania, animata dalla suggestione di realizzare un prolungamento dell’itinerario di Sigerico che, partendo da Roma, guidasse i pellegrini del terzo millennio alla volta della Terra Santa. Una sorta di “itinerario d’oriente”, un “Cammino di Santiago” nella direzione contraria, passando per il Basso Lazio, la Campania, fino alle coste pugliesi, e di lì proseguendo, via mare e via terra, sino a Gerusalemme. Non un viaggio di andata, ma un ritorno alle origini della fede, di cui il tratto in Campania, toccando le province di Caserta, Benevento ed Avellino, rappresentasse un tassello fondamentale.

D’altronde, il Sannio Beneventano, oltre ad essere storicamente baricentrico rispetto alla direttrice adriatica e quindi al mediterraneo orientale, ha rappresentato da sempre un territorio ove il senso del sacro, la religiosità, i culti devozionali, i pellegrinaggi, sono stati avvertiti con particolare adesione dalle popolazioni locali, tanto da rappresentarne nel tempo un indubitabile marcatore d’identità territoriale.

Evidente testimonianza di questo particolare senso del sacro sono tutt’oggi i Riti Penitenziali di Guardia Sanframondi e la diffusa presenza di altri eventi religiosi, chiese, santuari, luoghi di culto, che punteggiano il territorio quasi a voler ribadire un legame culturale e religioso mai smarrito nel corso dei secoli.
Ancora, nell’area territoriale considerata, si trova anche Pietrelcina, la cittadina che ha dato i natali a San Pio e che per la fama che ha acquistato soprattutto negli ultimi anni è diventata la meta religiosa più significativa dell’intera regione.

Come detto, snodandosi la “Via Francigena del Sud”, dal Lazio alla Puglia, per proseguire poi in prospettiva alla volta di Gerusalemme, essa attraversa una parte del Sannio Beneventano.
Un percorso interno, più orientale e montano, che di fatto, ricalcando l’antica Via Latina, attraversa la Ciociaria, tocca l’Abbazia di Monte Cassino, entra in Campania nell’area dell’Alto Casertano e poi, puntando verso Teano e Riardo, raggiunge la valle del fiume Volturno ad Alife, dove si innestava il tratto sannita Faicchio-Benevento che, costeggiando il corso del fiume Calore, attraversa l’intera Valle Telesina: San Salvatore con i resti dell’antica Telesia, Telese Terme, l’area pianeggiante dei comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi e San Lorenzo Maggiore, attraversa poi l’abitato di Ponte per giungere infine alla città dell’Arco di Traiano.
Una volta giunti a Benevento, fatta una breve digressione verso Pietrelcina, il percorso proseguirà lungo il tracciato della Via Traiana, realizzata dall’omonimo imperatore tra il 108 e il 110 a.C. e collegamento diretto tra Roma e Brindisi, toccando il territorio appartenente ai Comuni di Paduli, Buonalbergo e Castelfranco in Miscano, fino al confine regionale con la Puglia.

Valorizzazione del territorio

La realtà territoriale in questione si caratterizza per la presenza di una pluralità di risorse i cui elementi caratterizzanti e distintivi sono: produzioni di qualità, si pensi alle produzioni vitivinicole di pregio con vini DOC e DOCG, bianchi e rossi, ambiente integro, valenze paesaggistiche e culturali, ricettività ed ospitalità (si pensi al consistente patrimonio enogastronomico, alla presenza delle risorse termali, dei Parchi regionali, della Strada del Vino, al patrimonio storico e culturale, al sistema diffuso di ricettività alberghiera ed agrituristica). Eventi e manifestazioni ricorrenti e di importanza ormai consolidata nel tempo, per tutti i Riti di Penitenza Settennali in onore della Madonna dell’Assunta di Guardia Sanframondi.

Insomma, un “territorio lento” definito come un modello di sviluppo in cui le attività agricole si mescolano con le attività produttive e con un turismo innovativo, in un’ottica plurisettoriale che rende il territorio privo di un unico ed univoco motore di sviluppo.

FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE L'EUROPA INVESTE NELLE ZONE RURALI

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