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La placida ed operosa gente di Collepasso esprimeva un profondo senso della religiosità nella piccola cappella della SS. Trinità, dove si accendevano continuamente ceri votivi alle immagini sacre della SS. Trinità e di Maria SS. delle Grazie. Secondo il Marzano, furono gli stessi contadini ad introdurre spontaneamente la pubblica devozione mariana dal 1835 e venerarono la Vergine come protettrice del paese tanto da commissionare la statua al famoso maestro cartapestaio Pietro Surgente. L'esigenza di un edificio più ampio per l'accresciuta popolazione portò nel 1855 alla costruzione di una chiesa, la cui fragile struttura crollò solo dopo tre anni. E così le funzioni tornarono a celebrarsi presso l'angusta cappella.
La devozione popolare si tradusse in un notevole impegno nella raccolta di fondi per la costruzione del tempio mariano ma fu la gentildonna locale, Consiglia Pesce, ad offrire tutto il denaro necessario. Non potendo ricostruire sul sito della chiesa crollata, la generosa devota acquistò un appezzamento di terreno sui cui sorse la nuova chiesa, progettata dal barone Filippo Bacile di Castiglione. Fu intitolata dapprima alla Madonna del Buon Consiglio e in seguito alla Natività di Maria Vergine. Nonostante l'edificio non fosse stato ancora completato, si cominciò ad officiare nel maggio del 1871.
La devozione a Maria era anche attestata durante i festeggiamenti liturgici in onore delle apparizioni della Vergine di Lourdes, per la quale era stata costruita nel 1953 la Grotta della Madonna. Da quell'anno si praticò il rito della locale Peregrinatio Mariae tra i diversi rioni del centro, in cui le numerose famiglie facevano a gara nell'addobbare le case per accoglierLa nella maniera più degna. Durante i 15 giorni che precedevano l'11 febbraio, ricorrenza della prima apparizione a Bernadette, il simulacro della protettrice del paese visitava le diverse famiglie; la festa liturgica si concludeva con le messe solenni e la benedizione degli ammalati.
