Monumento nazionale e Basilica minore, fu edificata probabilmente in epoca normanna sui resti dell’antica chiesa basiliana di Santa Maria de Nerito. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito diverse opere di rimaneggiamento. L’aspetto attuale risale al Settecento, all’epoca del vescovo Sanfelice, ma una delle opere di maggiore interesse, gli affreschi di Cesare Maccari per l’altare maggiore, risalgono all’inizio del Novecento. La facciata, dalla classica ispirazione barocca, introduce all’interno d’impianto basilicale a tre navate, di cui la centrale ha il lato destro con archi a tutto sesto d’epoca normanna. Da non perdere l’affascinante statua lignea del Crocifisso Nero. Ricoperti da un elegante soffitto a capriate in travi di legno di larice, i sei pilastri che sorreggono l’edificio sono abbelliti da coppie di semicolonne sormontate da capitelli corinzi, in pietra leccese e in carparo.