Il Castello di San Giovanni in Galilea era noto già dal X secolo. Costruito in posizione dominante su uno sperone di roccia calcarea a 447 metri sul livello del mare, fu proprietà dello Stato della Chiesa e dei Malatesta di Sogliano.
Del grande castello rimangono i resti delle antiche mura e il rudere della torre cinquecentesca. La Porta di Levante, l'unica rimasta, introduce al borgo di case costruite una accanto all'altra.
Fuori dalle mura, alcune centinaia di metri più a valle, sorgeva la Pieve di San Giovanni Battista.
La costruzione dell'edificio religioso di cui sono visibili le fondamenta dell'abside risale tra il 546 e il 570. La sua navata doveva misurare circa 26 metri per 15 e aveva un'abside semicircolare del diametro di 6 metri. Era imponente e pare sproporzionata per questi luoghi. In realtà dalla pieve dipendevano tutte le chiese del territorio e si trovava al centro di un crocevia di strade che conducevano alla val Marecchia, all'Uso e al Montefeltro.
Fu abbandonata alla metà del 700 d.C., per i gravi danni alla struttura procurate dalle continue frane.