L’Altra Romagna
Le aree collinari e montane di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

Il Cammino di San Vicinio

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Il Cammino di San Vicinio

Nella terra del santo taumaturgo tra natura e storia

Il Cammino di San Vicinio è un percorso in 14 tappe (con 2 deviazioni e 6 collegamenti) per quasi 320 km a piedi, su sentieri segnalati, partendo da Sarsina. Un percorso e una esperienza avvincente, alla portata di tutti, dove contano, per raggiungere la meta, più le motivazioni personali che la preparazione fisica.
Sono più di duemila anni che si cammina sul sistema stradale dell’antica Provincia Alpes Apenninae, che collegava le regioni del nord Europa con la Città più importante dell’Impero Romano, prima, e con quella di Pietro e Paolo, poi. Storicamente Roma e la Terra Santa erano raggiunti dai pellegrini con tragitti che facevano capo - prima di arrivare a Sarsina e Bagno di Romagna - alle città di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, per continuare alla volta di Borgo San Sepolcro, Arezzo o Firenze.

Un sistema viario che collegava e permetteva la visita ai più importanti santuari dell’area, come: la Madonna del Monte in Cesena, San Vicinio in Sarsina, La Verna, il “Volto Santo” in Borgo San Sepolcro; o deviando, per il rinomato polo culturale e spirituale fondato da San Romualdo, all’eremo e al monastero di Camaldoli.
Meno famosi alla conoscenza del pellegrino europeo, si collocavano sul territorio i piccoli santuari dalle origini più remote, posti in luoghi meno accessibili, ma vivi di devozione locale per santi e immagini miracolose, come: il santuario della “Madonna degli Occhi” in Pondo di Santa Sofia, di Sant’Ellero in Galeta; o di Sant’Alberico, posto presso le scaturigini delle vene del Tevere; o per l’immagine della “Madonna del Sangue” e del crocifisso ligneo del “Perdono”, conservati presso l’Abbazia camaldolese di Bagno di Romagna.

Questa terra antica e la sua capitale culturale vogliono offrire al viaggiatore contemporaneo - come avvenne per i fedeli provenienti dall’Italia settentrionale e dall’Europa del nord nei secoli addietro - le suggestioni di una terra arcaica, ereditate dalla sua storia, dalla sua fede profonda che non ha rinunciato al legame con la Tradizione. Grazie a documenti, studi, ritrovamenti archeologici, testimonianze, diari di viaggio, che hanno rappresento l’unione e la comunicazione tra le varie culture e le idee dei diversi Paesi d’Europa, siamo in grado di presentare - ai viaggiatori curiosi e intelligenti e ai pellegrini più motivati - Il Cammino di San Vicinio, tracciato lungo le direttrici di santuari e di luoghi della devozione popolare fondati secoli fa dalla fede che non discute, che non replica: la stessa che guidava i pellegrini ai santuari piccoli o grandi, ricchi di opere d’arte o semplici come sono le chiese di campagna.

Un viaggio attraverso le tante testimonianze della storia religiosa e culturale, un viaggio che può legare la motivazione culturale a quella spirituale, dove il cammino può anche essere metafora del viaggio, di iniziazione, di rinnovamento o di arricchimento culturale personale.

Come raggiungere il Cammino di San Vicinio

Sarsina è raggiungibile

  • da nord con il servizio pubblico degli autobus da Cesena;
  • da sud da Arezzo, via Borgo San Sepolcro;
  • da Firenze, via Bibbiena;
  • da Roma via Cesena.

Se provenite dal sud d’Italia con i mezzi pubblici può accadere di trovare nei collegamenti con Sarsina più difficoltà del previsto. Vi consigliamo prima di partire di assumere le informazioni necessarie per evitare inconvenienti.

La stazione ferroviaria più vicina è Cesena.
In auto si può raggiungere Sarsina

  •  da nord, con l’A1 Milano - Napoli, via Ancona con l’A14, uscita Cesena Nord - Superstrada E45 direzione Roma
  • Da sud, Autostrada A1 Napoli - Milano, uscita Orte, Superstrada E45 direzione Ravenna.

Deviazioni e collegamenti

  • DEVIAZIONE 1a: Facciano - Quarto - Monteriolo - Pagno - Sarsina 
  • COLLEGAMENTO 2a: Bagno di Romagna - Passo Serra - Alpe di Serra (incrocio con sentiero 00 GEA/CAI 59) 
  • COLLEGAMENTO 2b: Alpe di Serra (incrocio con sentiero 00 GEA/CAI 59) - Passo Rotta dei Cavalli - Verghereto 
  • DEVIAZIONE 14a: Fonte San Vicinio - Nuvoleto - Linaro 
  • COLLEGAMENTO 14b: Incrocio SP 12b - Sarsina - Bazzano - Careste 
  • COLLEGAMENTO 2c: Passo Rotta dei Cavalli - La Verna 
  • COLLEGAMENTO 2d: Alpe di Serra (incrocio con sentiero 00 GEA/CAI 59) - Serra di Sopra - Biforco La Verna 
  • COLLEGAMENTO 2e: Alpe di Serra (incrocio con sentiero 00 GEA/CAI 59) - Cancellino - Badia Prataglia

Per maggiori informazioni

www.ilcamminodisanvicinio.it

Piedi
Tempo di percorrenza a piedi: 
15 giorni

1° tappa - Sarsina - Bagno di Romagna

Una terra di confine tra Granducato di Toscana e Stato Pontificio, un’area raramente selvaggia, ma ricca di valori naturalistici, dove i segni lasciati dall’uomo che l’ha abitata sono ancora leggibili: borghi, case rurali, chiese, santuari, si susseguono lungo il Cammino, fino a San Piero e Bagno di Romagna.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 40%
  • Ombreggiamento: 45%
  • Difficoltà: tappa molto impegnativa
  • Lunghezza: 37,584 km
  • Dislivello in discesa: 995,6 mt
  • Dislivello in salita: 1334,9 mt
  • Rifornimento di acqua: Poggio del Bue; Giampereto di Sopra 

2° tappa - Bagno di Romagna - Camaldoli

Il sole illumina la corona di monti vestiti di bosco. Il Cammino riprende: la meta è la Foresta di Camaldoli, dove San Romualdo eresse l’Eremo e il Monastero. Un viaggio attraverso la natura e la storia, i cui protagonisti sono gli uomini e gli alberi.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 14%
  • Ombreggiamento: 80%
  • Difficoltà: tappa molto impegnativa
  • Lunghezza: 20, 222 km
  • Dislivello in discesa: 921,1 mt
  • Dislivello in salita: 1.251,2 mt
  • Rifornimento di acqua: Aia di Guerrino; Rifugio Fangacci; Eremo di Camaldoli

3° tappa - Camaldoli - Badia Prataglia

Il rumore del vento e lo scrosciare del torrente accompagnano il Cammino attraverso luoghi sacri e carichi di storia. Paesaggi naturali e costruiti dall’uomo fanno da cornice al viaggio verso la Pieve di Santa Maria Assunta a Badia Prataglia.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 20%
  • Ombreggiamento: 75%
  • Difficoltà: tappa facile
  • Lunghezza: 12,045 km
  • Dislivello in discesa: 332,6 mt
  • Dislivello in salita: 352,6 mt
  • Rifornimento di acqua: Serravalle, Il Piano

4° tappa - Badia Prataglia - La Verna

"Passaron di qui, passarono in tanti / poveri, pellegrini e santi /… ".
Il Cammino varca con la Romea l’Alpe di Serra e giunge percorrendo la Vallesanta, al Santuario francescano della Verna: sul monte che più di ogni altro, ha santo il mondo.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 20%
  • Ombreggiamento: 75%
  • Difficoltà: tappa facile
  • Lunghezza: 12,045 km
  • Dislivello in discesa: 332,6 mt
  • Dislivello in salita: 352,6 mt
  • Rifornimento di acqua: Serravalle, Il Piano

5° tappa - La Verna - Verghereto

Dal Crudo Sasso, si snoda il percorso della viabilità medievale tra le valli dell’Arno e del Tevere, dove un fantomatico esercito ancora custodisce il Tesoro di Annibale. E poi giù, nei meandri tortuosi del fiume Savio, tra ruderi di castelli e memorie dell’Abbazia di San Michele, da cui fu cacciato a vergate San Romualdo.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 30%
  • Ombreggiamento: 70%
  • Difficoltà: tappa abbastanza impegnativa
  • Lunghezza: 17,279 km
  • Dislivello in discesa: 887,1 mt
  • Dislivello in salita: 567,8 mt
  • Rifornimento di acqua: Strada tra Passo delle Pratelle e quello delle Gualanciole; Montione.

6° tappa - Verghereto - Balze

Il Massiccio del Monte Fumaiolo sovrasta con la sua altezza le testate dei fiumi Savio, Marecchia e Tevere che solcano le vallate tra Romagna, Marche e Toscana. Sentieri antichi poco battuti conducono alla sorgente del Savio e alle conosciute vene del Tevere, in mezzo a boschi verdissimi e prati coperti di fiori spontanei, dove cacciano le loro prede il lupo e l’aquila reale.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 35%
  • Ombreggiamento: 65%
  • Difficoltà: tappa facile
  • Lunghezza: 13,064 km
  • Dislivello in discesa: 427,2 mt
  • Dislivello in salita: 710,5 mt
  • Rifornimento di acqua: Verghereto, via Fontanelle; Sorgente del Savio; Rifugio della Moia (solo estate); Vene del Tevere

7° tappa - Balze - Sant’Agata Feltria

Quasi la luce non filtra sul sentiero che risale la conca stretta verso Sant’Alberico. Il bosco, il suo silenzio, le sue cellette, i suoi monasteri colmano la prima parte del Cammino. Poi il paesaggio muta, si scende sulla cresta di argille e arenarie, si scivola tra prati, terreni brulli e boschi, dominati dal colle del Lupo e dalla Rocca Fregoso.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 70%
  • Ombreggiamento: 60%
  • Difficoltà: tappa molto impegnativa
  • Lunghezza: 22,656 km
  • Dislivello in discesa: 960,3 mt
  • Dislivello in salita: 474 mt
  • Rifornimento di acqua: Eremo Sant’Alberico, Cella, Capanne, Velle, Scavolo, I Piani, Fonte Barberini, Sant’Agata Feltria

8° tappa - Sant’Agata Feltria - Pietra dell’Uso

Conventi, abbazie, piccole chiese parrocchiali, si susseguono in questa tappa in cui il territorio muta di continuo. Gli ampi pascoli di Sant’Agata Feltria lasciano presto la scena alle rupi di Perticara in un paesaggio che digrada tra campi e gole fino nella valle dell’Uso, ai piedi dei massi di Montetiffi e Pietra dell’Uso.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 80%
  • Ombreggiamento: 20%
  • Difficoltà: tappa molto impegnativa
  • Lunghezza: 23,009 km.
  • Dislivello in discesa: 981,3 mt
  • Dislivello in salita: 443,3 mt
  • Rifornimento di acqua: Madonna del Soccorso, Miniera, Perticara, Ca’ del Ranco, Montetiffi, guado Fiume Uso

9° tappa - Pietra dell’Uso - Sogliano al Rubicone

Il paesaggio è tipico dei primi colli che si inseguono dalla pianura verso le montagne. Chiese che sembrano fortezze e abitati con cinta di mura arroccati su cime a volte nervose, controllano un territorio in cui la vegetazione esuberante è interrotta da calanchi, rocce e una valle scavata dall’Uso, torrente sottile ed energico.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 40%
  • Ombreggiamento: 20%
  • Difficoltà: tappa facile
  • Lunghezza: 8,999 km
  • Dislivello in discesa: 129,6 mt
  • Dislivello in salita: 241,9 mt
  • Rifornimento di acqua: Ponte Rosso, Ca dell’Uso, Agriturismo Il Poggio, Sogliano al Rubicone

10° tappa - Sogliano al Rubicone - Borghi

Si scende in una terra di mezzo che non è ancora pianura e che non è più montagna. Tutta la tappa è una altalena continua, incessante e faticosa tra vallate e creste attraverso paesaggi mai uguali in un avvicendarsi di calanchi, vigne, boschi e paesi: San Giovanni in Galilea, borgo fortificato su uno sperone calcareo domina il paesaggio.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 70%
  • Ombreggiamento: 30%
  • Difficoltà: tappa impegnativa
  • Lunghezza: 21,896 km
  • Dislivello in discesa: 899,2 mt
  • Dislivello in salita: 784 mt
  • Rifornimento di acqua: campo sportivo Sogliano al Rubicone, guado Torrente Uso, Masrola, San Giovanni in galilea, la gaiofana, borghi

11° tappa - Borghi - Sorrivoli

Torri e cinta murarie rivestono un ruolo da protagoniste: da lontano, su uno sfondo di colline e mare o in primo piano, con le pareti massicce, le piazze selciate, i chiostri. Discese e salite si susseguono procedendo verso il Santuario di Santa Paola, i borghi di Monteleone e Sorrivoli di traverso ai crinali separati dai Torrenti Rubicone e Pisciatello.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 60%
  • Ombreggiamento: 30%
  • Difficoltà: tappa impegnativa
  • Lunghezza: 17,294 km
  • Dislivello in discesa: 715,9 mt
  • Dislivello in salita: 697,6 mt
  • Rifornimento di acqua: Madonna del Zotto, Roncofreddo, Santa Paola, Monteleone, Sorrivoli

12° tappa - Sorrivoli - Cesena

Scavalcando basse colline e camminando sugli argini di rivoli, si arriva alla grande città. Si attraversa un territorio ondulato, coltivato a vite, ulivi e frutteti. Si incontrano pievi e oratori, piccoli e grandi, fino alla Madonna del Monte sui colli di Cesena.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 80%
  • Ombreggiamento: 30%
  • Difficoltà: tappa impegnativa
  • Lunghezza: 18,997 km
  • Dislivello in discesa: 384,3 mt
  • Dislivello in salita: 178,3 mt
  • Rifornimento di acqua: Calisese, Pieve San Tommaso, Madonna della Neve, Santuario della Madonna del Monte

13° tappa - Cesena - Ciola

Dal punto più basso e antropizzato del Cammino si comincia a risalire. Lo si fa seguendo il corso del fiume Savio, perdendo la vista delle sue acque tranquille solo per brevi tratti. Giusto il tempo e lo spazio per raggiungere i colli dove sorgono il borgo di Roversano e il torrione della rocca, per poi rituffarsi nella valle.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 30%
  • Ombreggiamento: 40%
  • Difficoltà: tappa molto impegnativa
  • Lunghezza: 26,070 km
  • Dislivello in discesa: 98,6 mt
  • Dislivello in salita: 598 mt
  • Rifornimento di acqua: Cappella Privata via Roversano (prima Case Chiaramonti), Roversano, Bora Bassa, Bora Alta

14° tappa - Ciola - Sarsina

Le colline appaiono tappezzate. Il giallo dei campi di grano si alterna al verde dell’erba medica interrotto a tratti da linee e macchie scure di bosco e creste grigie di argilla fine. Sul paesaggio che poi muta e diviene di macchia, prevale l’importanza della sagoma massiccia di Montesorbo, quella compatta del borgo di Calbano, quella sacra della Cattedrale di Santa Maria Annunziata e Santuario di San Vicinio.

Caratteristiche del percorso

  • Panoramicità: 60%
  • Ombreggiamento: 50%
  • Difficoltà: tappa facile
  • Lunghezza: 13,060 km
  • Dislivello in discesa: 525,4 mt
  • Dislivello in salita: 223,8 mt
  • Rifornimento di acqua: Ciola, Pieve di Montesorbo, Fonte San Vicinio, Musella, Case Sedici, Costa, Calbano
Allegati

FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE L'EUROPA INVESTE NELLE ZONE RURALI

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