Il Sentiero della Alta Valle del Sele
Il tracciato relativo al "Sentiero dell'Alta Valle del Sele" parte dalla Via Popilia in territorio di Campagna, attraversa i centri abitati di Contursi Terme, Colliano, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Valva, Oliveto Citra, Campagna e termina sulla Via Popilia in territorio di Eboli.
E' uno dei tre tracciati secondari rispetto all'itinerario principale della Via Popilia, ed è relativo a una delle tre aree in cui può essere suddiviso il territorio del GAL I Sentieri del Buon Vivere.
La lunghezza complessiva del percorso è pari a circa 126 km.
Lungo il percorso è possibile visitare:
- il Santuario di Santa Maria di Avigliano e l'Eremo di San Michele a Campagna;
- il Museo del Sacro e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Santomenna;
- la Chiesa di San Michele e la Chiesa Madre nel centro storico di Valva;
- il Castello Guerritore ad Oliveto Citra;
- la Chiesa di Santa Maria del Borgo a Colliano e la Cappella di Santa Maria del Soccorso a Collianello.
IL SENTIERO DELL’ALTA VALLE DEL FIUME SELE
Il percorso dell’Alta Valle del Sele parte dalla via Popilia in territorio di Campagna, attraversa i centri abitati di Contursi Terme, Colliano, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Valva, Oliveto Citra, Campagna. Dalle sorgenti situate poco più a monte dell’abitato di Caposele, a circa 420 m.s.l.m., sul versante orientale del massiccio montuoso dei Picentini, il fiume Sele timidamente arriva, attraverso una stretta gola, nella dolce e ampia valle tra le colline di Valva e Senerchia. Qui il Sele acquista vigore grazie all’apporto delle acque che riceve dal Monte Marzano, dal Monte Boschetiello e dal Monte della Croce e irrompe con veemenza nella più ampia valle a confine tra Oliveto Citra e Colliano. Superato il ponte di Oliveto Citra, il Sele scorre per qualche chilometro in una stretta fenditura dalle cui pendici sgorgano numerose sorgenti minerali e sulfuree. Superata la zona termale, subito a valle di Contursi Terme, il Sele riceve il suo più importante tributari, il Tanagro. Ed è dal punto di confluenza del Sele col Tanagro che inizia il tratto in cui il nostro fiume non erode più la valle che attraversa, ma inizia a sedimentare. Le sue acque scorrono lentissime in un alveo adagiato in una vasta pianura. Cambia anche l’ambiente ripario: immense foreste fatte di salici, ontani neri e pioppi. Tutto intorno prati e pascoli. Quelle tra Contursi Terme e Campagna da un lato e Serre sul versante opposto, sono le ultime colline che il Sele attraversa prima di immettersi sulla Piana che lo separa dal mare.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE NATURALISTICHE
Flora e vegetazione
La vegetazione è prevalentemente costituita da foreste miste e da foreste a galleria con presenza di: Salice bianco (Salix alba), Pioppo bianco (Populus alba), Leccio (Quercus ilex), Roverella (Quercus pubescens), Ontano nero (Alnus glutinosa), Olmo (Ulmus minor), Castagno (Castanea sativa), Cannuccia (Phragmites australis), Mirto (Myrtus communis), Ginestra odorosa (Spartium junceum), Siliquastro o Albero di Giuda (Cercis siliquastrum), Lentisco (Pistacia lentiscus), Salsapariglia o Stracciabraghe (Smilax aspera), Pero selvatico (Pyrus pyraster).
Fauna
Mammiferi: Lontra (Lutra lutra), Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), Vespertilio maggiore (Myotis myotis), Vespertilio di Blythi (Myotis blythi), Miniottero (Miniopterus schreibersi), Puzzola (Mustela putorius), Donnola (Mustela nivalis), Tasso (Meles meles), Cinghiale (Sus scrofa), Volpe (Vulpes vulpes), Riccio (Erinaceus europaeus), Faina (Martes foina).
Uccelli migratori: Calandrella (Calandrella brachydactyla), Nibbio reale (Milvus milvus), Forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon), Tarabusino (Ixobrychus minutus), Tarabuso (Botaurus stellaris), Nitticora (Nycticorax nycticorax), Sgarza ciuffetto (Ardeola rallide), Airone bianco maggiore (Egretta alba), Airone rosso (Ardea purpurea), Airone cenerino (Ardea cinerea), Spatola (Platalea leucondia), Garzetta (Egretta garzetta), Moretta tabaccata (Aythya niroca), Nibbio bruno (Milvus migrans), Falco di palude (Circus aeruginosus), Falco pescatore (Pandion haliaetus), Gru (grus grus), Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Cormorano (Phalacrocorax carbo), Piro piro boschereccio (Tringa glareola), Codone (Anas acuta), Mestolone (Anas clypeata), Marzaiola (Anas querquedula), Porciglione (Rallus aquaticus), Pavoncella (Vanellus vanellus), Chiurlo maggiore (Numenius arquata), Combattente (Philomachus pugnax), Usignolo (Luscinia megarhynchos).
Uccelli stanziali: Cappellaccia (Galerida cristata), Martin pescatore (Alcedo atthis), Falco pellegrino (Falco peregrinus), Poiana (Buteo buteo), Gheppio (Falco tinnunculus), Sparviere (Accipiter nisus), Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), Germano reale (Anas platyrhimchos), Colombaccio (Columba palumbus), Usignolo di fiume (Cettia cetti), Allocco (Strix aluco), Civetta (Athene noctua), Barbagianni (Tyto alba), Gufo comune (Asio otus), Tortora dal collare (Streptopelia decaocto).
Rettili: Colubro di Esculapio o Saettone (Zamenis longissimus), Ramarro (Lacerta viridis); Cervone (Elaphe quatuorlineata), Biacco (Hierophis viridiflavus), Biscia dal collare (Natrix natrix), Vipera comune (Vipera aspis), Natrice tassellata (Natrix tessellata), Testuggine d’acqua (Emys orbicularis).
Anfibi: Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata), Salamandra pezzata (Salamandra salamandra gigliolii), Tritone italiano (Lissotriton italicus), Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), Rana agile (Rana dalmatina), Rospo smeraldino (Bufotes viridis), Tritone crestato (Triturus carnifex), Rospo comune (Bufo bufo spinosus).
Pesci: Trota fario (Salmo trutta fario), Lampreda di fiume (Lampetra fluviatilis), Barbo italico (Barbus plebeyus), Alborella appenninica (Alburnus aldibus).