Castelvetro

Il curioso nome deriva da Castrum Vetus, ovvero un vecchio accampamento militare romano. Sono ancora ben visibili il Cardo (Nord-Sud), il Decumano (Ovest-Est), le Insule e le Fortificatio. Anche durante l'alto medioevo il borgo mantenne lo stesso orientamento, così come la vecchia chiesa (attuale Casa Barani). In un documento del 988 il borgo è detto Castrovetere e viene anche citato l'Oratorio di S.ta Maria. Con la necessità di innalzare nuovamente le mura la popolazione seguì diligentemente il perimetro della Fortificatio romana. Il castello fu espugnato e distrutto nel 1326.

Di interesse la chiesa dedicata ai santi Senesio e Teopompo. Complessa è la sua storia. La vecchia chiesa, che sorgeva dentro le mura, venne costruita tra il IX e il X secolo e divenne parrocchiale quando i monaci di Nonantola abbandonarono quella, ancor più antica, di S.ta Maria ad Nives o del Gherlo (oggi Guerro), che però era situata fuori le mura. Successivamente, nel XIV secolo, la famiglia dei Rangoni, quando ebbero la signoria di Castelvetro, nel costruire il loro palazzo, la inglobarono e questa divenne la loro cappella privata. L'attuale chiesa parrocchiale è stata costruita nel 1897 e consacrata nel 1905