San Cono nacque a Diano, antico nome di Teggiano. Notizie assai tardive dicono che si diede alla penitenza fin da bambino, fuggì da casa e si ritirò nel monastero benedettino di Santa Maria di Cadossa (ora santuario di San Cono) presso Montesano sulla Marcellana. Un giorno i genitori, avendo scoperto il suo rifugio, andarono a fargli visita, ma Cono per evitarli si nascose in un forno acceso rimanendo, tuttavia, incolume. Morì giovanissimo, sembra nella prima metà del secolo XIII, lasciandosi dietro fama di santità.
Quando il monastero di Cadossa fu abbandonato, il suo corpo fu trasferito nel 1261 a Teggiano, dove è venerato come santo patrono.
La processione ha inizio in mattinata prima di mezzogiorno e si snoda per le vie principali del paese, accompagnata dalla banda musicale e dai fedeli che intonano canti religiosi (litanie).
A chiusura della giornata, uno spettacolo pirotecnico illumina suggestivamente i cieli del paese.