L'appellativo De Donnis o "delle Donne" è spiegato per la presenza, ricordata dalla tradizione popolare, di un annesso istituto religioso femminile, oppure come storpiatura del termine De Domnis ovvero "dei Signori" che avrebbero avuto un qualche ruolo nella storia della chiesa.
L'edificio, recuperato di recente da uno stato di totale abbandono, ha una particolare importanza architettonica per l'intera Italia Meridionale.
Nell'Alto Medioevo fu realizzato l'attuale presbiterio, coperto da una cupola e costituito da tre corpi semicilindrici e dalla cripta sottostante, che si configura come un vero e proprio Martyrium (sepoltura di santi o delle loro reliquie sul modello orientale). Tra il IX e il XII secolo fu aggiunta l'aula rettangolare.