L’Abbazia rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanica abruzzese.
La struttura, a pianta basilicale, è a tre navate terminanti con tre absidi semicircolari. Le navate sono attraversate da sette archi poggianti su pilastri e definiti dalla tipica “cornice benedettina”.
Lungo la navata sinistra sono presenti due porte: la prima conduceva al chiostro, la seconda al monastero. La navata centrale è rivestita con un pavimento mosaicato risalente al 1275.
Nelle absidi centrale e sinistra si possono ammirare due importanti cicli di affreschi, risalenti al XIII secolo. La facciata esterna, in pietra concia della Maiella, è affiancata da un campanile a pianta quadrata.
Sulle origini, due sono le leggende che riguardano l’Abbazia: secondo la prima due patrizi romani, Equizio e Tertullo, donarono il terreno a San Benedetto che costruì il monastero. Nella seconda versione invece, si racconta che il monastero fu fondato da Carlo Magno, che avrebbe fatto costruire l’abbazia nel luogo in cui aveva sconfitto i Longobardi.