In località Casaranello (Casaranum parvum) si trova una delle testimonianze più antiche del culto mariano in Occidente, la prima di epoca paleocristiana in Terra d'Otranto. Intitolato già in epoca medievale a Santa Maria della Croce, è uno dei primi edifici della Theotokos, successivo di qualche decennio al Concilio di Efeso (431 d.C.), con cui si proclamò il dogma della divina maternità. Questo piccolo gioiello d'arte e di cultura rappresenta un tassello fondamentale della cristianità nel Mediterraneo, rivelatore di intensi scambi culturali con l'Oriente.
Il mosaico paleocristiano, secondo Barone-De Giorgi, sarebbe una sorta di manifesto figurativo del ruolo di Maria come guida dell'umanità, espresso dalla cupola stellata con la grande croce. Tessere marmoree e vitree con motivi geometrici, antropomorfi e zoomorfi vivono in giochi di splendida cromìa, raffigurando il ricco repertorio del simbolismo cristiano.
Fra gli affreschi, quelli più antichi sono collocabili tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, come conferma anche l'indagine paleografica su alcune iscrizioni votive, che secondo Jacob, sarebbero state eseguite poco prima o poco dopo l'anno Mille. Un esempio di rara bellezza è la Madonna con Bambino dell'XI secolo, che rappresenta il tipo iconografico della Kyriotissa (Regina), legata al dogma dell'Incarnazione.