[…] di fronte a noi si apre una vasta insenatura tutta coperta di ulivi e di vigneti. La Serra di S. Eleuterio, di Santa Palmeta e di Santa Costantina la cinge dalla parte di tramontana e di levante, e continua a destra con quella di Alezio, a sinistra con quella di Ugento. Così alla fine dell'Ottocento, Cosimo De Giorgi descriveva il panorama dalla collina della Madonna della Campana, uno dei punti più alti delle Serre Salentine.
L'intitolazione è di per sé caratterizzante; le tante Madonne della Serra o dell'Alto qui diventano la Madonna della Campana, eponimo riferibile forse alla forma tondeggiante del rilievo; la leggenda, però, si arricchiva di un altro elemento, quello di una campanella che suonava ripetutamente mentre un contadino rinveniva la sacra immagine. Da questa altura, Maria avrebbe esteso la sua protezione fino al mare; si raccontava, infatti, che la Sua luce avesse guidato un marinaio sorpreso nottetempo da un mare in tempesta. Per lo scampato pericolo, l'uomo sciolse il voto facendo erigere la Madonna dell’Alto Mare di Felline di Alliste, la Madonna del Casale di Ugento e la Madonna della Campana di Casarano. La presenza di due pertiche incrociate all’interno della chiesa, ricostruita nel XVII secolo su un edificio preesistente, sarebbe espressione di questo legame profondo con il mare.